Tour di 7 giorni in Turchia

 


Giorno 1: L’inizio di un’avventura in Turchia

Ciao ragazzi! Oggi iniziamo un viaggio incredibile attraverso la Turchia, una terra ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Da Istanbul alla Cappadocia, dal Lago Salato a Pamukkale, fino a Efeso: ogni tappa sarà un’esperienza unica da condividere con voi.

Il nostro viaggio parte dall’aeroporto di Milano Malpensa alle ore 19:00 con Turkish Airlines. L’atmosfera è già quella giusta, tra l’emozione della partenza e la curiosità per ciò che ci aspetta. Durante il volo, ci concediamo qualche ora di relax, consapevoli che la vera avventura comincerà una volta atterrati.

Arriviamo a Istanbul in piena notte, quasi alle 2:00 del mattino. Nonostante la stanchezza, l’entusiasmo non manca. Il trasferimento in hotel è veloce, e finalmente ci sistemiamo per un breve riposo. Sappiamo che ci attende una giornata piena di scoperte, ma la sensazione di essere già in Turchia è un’emozione indescrivibile.

Da qui, il nostro tour proseguirà attraverso alcune delle meraviglie più affascinanti di questa terra: dalla magia della Cappadocia alle acque bianche di Pamukkale, fino alla storia antica di Efeso. È solo l’inizio, ma siamo già pronti a lasciarci sorprendere.

Giorno 2: Scoprendo le meraviglie di Istanbul

Dopo poche ore di sonno, siamo pronti a iniziare il nostro primo giorno di tour. Beh, “pronti” è una parola grossa... diciamo freschi come delle rose appassite! Ma l’entusiasmo ci dà la carica per affrontare questa giornata ricca di storia e bellezza.

palazzo di Topkapi

La prima tappa è il magnifico Palazzo di Topkapi, uno dei simboli di Istanbul. All’ingresso, ci accoglie la splendida fontana di Hamed II e, subito dopo, la maestosa porta, uno degli elementi più iconici del palazzo. Costruito nella seconda metà del 1400 dal sultano Mehmed II, il palazzo è stato la residenza di circa 30 sultani, che nel corso dei secoli l’hanno ampliato e trasformato. Oggi conta più di 400 stanze, quattro cortili e poteva ospitare fino a 4000 persone, inclusi i membri dell’harem e ben 300 concubine.

Tra le tante curiosità del palazzo, ci colpiscono la piscina dell’harem, la vista sul ponte del Corno d’Oro, il quinto diamante più grande al mondo (86 carati!) e le enormi pentole usate per preparare i pasti. In un’esposizione troviamo anche antichi abiti dei residenti del palazzo: un vero tuffo nel passato.

Mentre giriamo, Nadia finalmente si allaccia le scarpe: dopo aver rischiato di inciampare ogni dieci passi, è un grande traguardo! Usciamo dal Topkapi per visitare un altro gioiello di Istanbul, la Basilica di Santa Sofia

santa sofia

Qui le donne devono coprirsi il capo e gli uomini indossare pantaloni lunghi: non siamo mica in spiaggia! Santa Sofia ha una storia davvero affascinante. Costruita nel 537 come cattedrale cristiana, è diventata una moschea con la conquista ottomana nel 1453, poi un museo nel 1935, e infine è tornata moschea nel 2020. Oggi possiamo visitare il secondo piano pagando un biglietto.

Tra i dettagli più impressionanti ci sono i medaglioni appesi con i nomi di Allah, Maometto e dei primi califfi, accanto agli affreschi cristiani ancora visibili. Uno di questi raffigura Cristo Pantocratore con la Vergine Maria e Giovanni Battista: un simbolo della fusione tra culture e religioni che rende questo luogo unico.

Basilica cisterna

Proseguiamo con la Cisterna Basilica, un’antica riserva d’acqua costruita nel 532 dall’imperatore Giustiniano I, che poteva contenere ben 80 milioni di litri d’acqua. Oggi è quasi vuota, ma un tempo sarebbe servita la muta per esplorarla! Le sue 336 colonne sono tutte diverse, realizzate con materiali riciclati da siti antichi. Nel 2022 è stata rinnovata con una nuova illuminazione, che la rende ancora più suggestiva.


Con un certo languorino, ci fermiamo al ristorante Masal per il pranzo. Nadia si avventura tra gli antipasti: il pane turco è delizioso, mentre i cannoli al formaggio sono buoni ma impossibili da tagliare... alla fine li mangiamo con le mani! Come portata principale ci servono una salsiccia, probabilmente un mix di agnello e manzo, e chiudiamo con il dolcissimo baklava, una vera bomba di zucchero.

moschea Blu

Rifocillati, visitiamo la famosa Moschea Blu, dove ci togliamo le scarpe e le donne si coprono il capo. Appena entrati, si capisce subito il motivo del nome: le maioliche turchesi creano un’atmosfera unica, anche se non è tutto “blu blu” come ci si aspetterebbe. Costruita nei primi anni del 1600 dal sultano Ahmed I, la moschea vanta sei minareti, un dettaglio che all’epoca suscitò polemiche perché solo la moschea della Mecca ne aveva altrettanti. Ahmed risolse il problema aggiungendo un settimo minareto alla Mecca: diplomazia ottomana!

obelisco di Costantino

Ultima tappa della giornata è At Meydani, l’antico ippodromo di Istanbul, dove un tempo si tenevano corse di carri davanti a 100.000 spettatori. Oggi rimangono due obelischi: il primo, chiamato obelisco di Teodosio, è un vero pezzo d’Egitto risalente al 1500 a.C., mentre il secondo, obelisco di Costantino, oggi appare come una colonna un po’ rovinata, ma un tempo era ricoperto di bronzo scintillante.

Concludiamo la giornata passeggiando tra vicoli colorati e rientriamo al hotel Novotel, esausti ma felici. Questo è stato solo il primo giorno del nostro tour in Turchia: Istanbul ci ha regalato emozioni uniche, ma il viaggio è appena iniziato

Giorno 3: Tra mercati storici e panorami di Istanbul

Moschea di Bevazit

Buongiorno ragazzi! Siamo alla mattina del terzo giorno e ci prepariamo per una nuova avventura. La prima meta di oggi è il celebre Gran Bazar, ma prima passiamo davanti alla moschea di Beyazit II e attraversiamo piazza Beyazit. A prima vista sembra un luogo tranquillo, ma questa piazza ha vissuto momenti cruciali e drammatici nella storia della Turchia.

Gran Bazar

Arrivati al Gran Bazar, siamo pronti a immergerci in uno dei mercati più antichi e famosi del mondo. Con 61 strade, oltre 4000 negozi e una folla di 250.000-400.000 visitatori al giorno, è praticamente una città nella città. Personalmente non sono un grande fan di questi luoghi: dopo mezz’ora sono già pronto a scappare! Tuttavia, per chi ama i mercati, è un’esperienza unica. E poi, una piccola nota di soddisfazione personale: grazie a un’app che segnala i bagni pubblici, sono riuscito a evitare un’emergenza in mezzo alla folla!

Moschea Rustem Pasha

Usciti dal Gran Bazar, ci dirigiamo verso un’altra moschea. Dopo una breve passeggiata, raggiungiamo la moschea di Rustem Pasha. Non è imponente come le moschee imperiali, ma ha un fascino tutto suo. La vera chicca sono le maioliche di Iznik del XVI secolo, che decorano sia l’interno che l’esterno della struttura: un’esplosione di dettagli raffinati.

Si è fatta ora di pranzo, così ci spostiamo a piedi verso un ristorante situato sotto il ponte di Galata. Lungo il tragitto, dalla piazza possiamo ammirare la torre di Galata dall’altra parte del Bosforo e rivedere la moschea di Rustem Pasha appena visitata. Al ristorante, io opto per una salsiccia di manzo e agnello con contorno, mentre Nadia si delizia con un branzino. E, ovviamente, chiudiamo in bellezza con un altro baklava.

bazar delle spezie

Dopo pranzo, attraversiamo nuovamente il ponte e ci dirigiamo al Bazar delle Spezie, il secondo mercato coperto più grande di Istanbul dopo il Gran Bazar. Conosciuto anche come Bazar Egiziano, è stato costruito con i proventi delle tasse sull’Egitto, quando era una provincia dell’Impero Ottomano. È un tripudio di colori e profumi: spezie, frutta secca, dolcetti... impossibile non restare affascinati!

Torre di Galata

Lasciamo il bazar e ci dirigiamo verso la torre di Galata, uno dei simboli di Istanbul. Durante il tragitto notiamo che sopra il ponte passa un tratto della metro, un dettaglio curioso. Arrivati vicino alla torre, decidiamo di non salire perché il biglietto costa 30€ a testa e il tempo è tiranno. Tuttavia, la torre di Galata, alta 67 metri e costruita nel 1348, merita sicuramente una visita per il panorama a 360° su Istanbul. Nel 2020 è stata ristrutturata e riaperta come museo e punto panoramico.

Concludiamo la giornata tornando in hotel. Questo è il nostro secondo e ultimo giorno a Istanbul. Domani mattina partiremo verso la Cappadocia, con una tappa intermedia ad Ankara e al suggestivo Lago Salato. Istanbul ci ha regalato due giorni intensi e ricchi di storia, ma l’avventura continua

Giorno 4: Da Istanbul alla Cappadocia, passando per Ankara e il Lago Salato

Oggi ci aspetta una giornata intensa, con un lungo trasferimento da Istanbul alla Cappadocia. È ancora buio quando lasciamo l’hotel: sono le 5:15 del mattino, e l’aria è sonnolenta. Nonostante il sonno, siamo pronti ad affrontare il viaggio. A breve ci attende una splendida alba, che speriamo ci dia la giusta carica per questa lunga giornata.

Museo delle Civiltà Anatoliche

Dopo qualche ora di viaggio, arriviamo finalmente ad Ankara, la capitale della Turchia. La nostra tappa qui è il Museo delle Civiltà Anatoliche, un luogo affascinante che racconta la storia dell’Anatolia, una regione vastissima che copre buona parte della Turchia. Il museo ospita reperti che risalgono addirittura all’8000 a.C., inclusi alcuni antichi documenti scritti che testimoniano i primordi della scrittura. Dopo la visita, passiamo accanto alla statua di Atatürk, il primo presidente della Repubblica turca, un simbolo importante per il paese.

zuppa di ceci

È ora di pranzo, e siamo affamati! Il pasto inizia con una deliziosa zuppa di ceci, un vero comfort food. Per il piatto principale, Nadia sceglie un kebab con sugo, mentre io opto per una versione senza sugo. Concludiamo con un dolce di semolino congelato, fresco e approvato a pieni voti. Rifocillati, ci rimettiamo in viaggio verso la prossima tappa: il Lago Salato.


Il Lago Salato, situato a circa 150 km da Ankara, è una meraviglia naturale che ci ha lasciati a bocca aperta. È enorme, quattro volte la superficie del Lago di Garda, ma sorprendentemente poco profondo: nei punti più profondi raggiunge solo i 2 metri. Nei periodi di scarsa pioggia e forte sole, l’acqua evapora, lasciando uno strato di sale che sembra trasformare il lago in un mare durante la bassa marea. Camminare su questa distesa bianca è un’esperienza unica e surreale.

Finalmente, verso sera, dopo aver percorso circa 750 km dalla nostra partenza a Istanbul, raggiungiamo la Cappadocia. Arriviamo a Urgup, dove ci sistemiamo all’Hotel Mustafa , per fortuna, una doccia senza scalini: un dettaglio importante per evitare che Nadia rischi di inciampare, come spesso succede!

Siamo esausti ma felici. Domani ci aspettano le meraviglie della Cappadocia, quindi è ora di riposare per affrontare al meglio una nuova giornata di esplorazioni.

Giorno 5: Mongolfiere, Goreme e le meraviglie della Cappadocia


Buongiorno a tutti! Oggi è una giornata speciale: siamo pronti per un’esperienza indimenticabile, il volo in mongolfiera sopra la splendida Cappadocia. È ancora buio, sono le 6:15 del mattino, e siamo già sul pulmino che ci porterà al punto di decollo.

La nostra mongolfiera, grigia e imponente, si sta gonfiando. Per la cronaca, questa esperienza unica ci è costata ben 280 € a testa, ma ne vale assolutamente la pena. Le mongolfiere volano solo una volta al giorno e solo se le condizioni meteorologiche lo consentono: il vento deve essere inferiore ai 10 km/h. Le mongolfiere qui sono enormi e possono trasportare fino a 28 persone.

Finalmente si decolla, e il paesaggio è mozzafiato: le valli della Cappadocia sotto di noi si tingono di mille colori con l’alba. È un momento magico, e per concludere in bellezza, brindiamo alla fine del volo.

goreme

Dopo questa emozione, ci dirigiamo al Parco Nazionale di Goreme, un luogo da fiaba. Qui si trovano i famosi Camini delle Fate, rocce scolpite dal vento e dalla pioggia, e numerose chiese rupestri scavate nella roccia con affreschi che risalgono al IX secolo. Questa zona, abitata fin dai tempi degli Ittiti, era un rifugio per sfuggire alle invasioni. Purtroppo, molte chiese sono chiuse al pubblico per preservarle, e all’interno di quelle aperte non si possono fare foto.

Dopo una passeggiata nel parco e una sosta panoramica, visitiamo un produttore di tappeti. I tappeti sono stupendi, ma anche molto costosi: il più piccolo costa circa 250 €. Noi, da buoni liguri, ci siamo limitati a guardare! 😄

A pranzo ci fermiamo al ristorante Uranos Sarikaya, scavato nella roccia. La location è spettacolare, ma il cibo un po’ meno. La zuppa era buona, ma la melanzana ripiena e lo spezzatino di kebab non ci hanno convinti.

uchisar

Il pomeriggio lo dedichiamo a Uçhisar, la "Matera della Turchia". Questo villaggio a 1200 metri di altitudine è uno dei luoghi più affascinanti della Cappadocia, con le sue case scavate nella roccia e un’atmosfera unica. Prima di rientrare in hotel, ci concediamo una passeggiata a Ürgüp, dove siamo in missione per acquistare qualche souvenir: spezie, amuleti contro il malocchio, e altre curiosità.

Finalmente si fa ora di cena, e torniamo al nostro hotel per rilassarci dopo una giornata ricca di emozioni. Domani ci aspettano altre avventure in questa terra magica.

Giorno 6: Dalla Cappadocia a Pamukkale

Buongiorno a tutti! Siamo al penultimo giorno del nostro tour: oggi ci aspetta il trasferimento dalla Cappadocia a Pamukkale, un viaggio lungo 650 km. Ovviamente faremo delle tappe interessanti lungo il tragitto per spezzare il viaggio e scoprire altre meraviglie della Turchia.

caravanserraglio

Prima tappa un Caravanserraglio, per chi non lo sapesse, un Caravanserraglio era una sorta di palazzo destinato alle carovane di mercanti che viaggiavano lungo la storica Via della Seta. Qui si fermavano per dormire, mangiare, e probabilmente lamentarsi del viaggio infinito! Un luogo che racconta la storia di chi attraversava mezzo continente per commerciare, incluso il celebre Marco Polo. Insomma, l’equivalente di un antico autogrill di lusso. 😄

saratli

Seconda tappa la città sotterranea di Saratli.Questa città è una vera e propria fortezza scavata nella roccia, con 7 piani di cui solo 3 visitabili. All’interno ci sono oltre 40 stanze, tra cui cucine, dormitori, bagni, e persino un sistema di ventilazione. Era usata dai primi cristiani come rifugio durante le persecuzioni, ed era così ben progettata che si poteva vivere al suo interno per mesi. Le porte in pietra da 200 kg sigillavano gli ingressi, rendendola un bunker inespugnabile. All’uscita, le donne del posto vendono delle adorabili bamboline fatte a mano, e non potevamo non prenderne una!

Per pranzo, ci siamo fermati a gustare una pizza turca con ragù di agnello, seguita da un kebab di pollo, e per concludere un dolce al cioccolato fondente che, non si sa come, era dolcissimo!

Dopo pranzo, ci siamo rimessi in viaggio verso Pamukkale per un lungo tratto di circa 4 ore. Per fortuna, il panorama della Turchia è stato magnifico e non ci siamo annoiati.

Siamo arrivati al nostro hotel, il Colossae, vicino alle famose cascate di Pamukkale, intorno alle 19:10. La camera è spaziosa e accogliente, anche se il bagno con vasca/doccia non è proprio il massimo. Dopo una lunga giornata, siamo pronti a rilassarci e prepararci per domani, quando visiteremo le splendide terrazze di travertino di Pamukkale.

Giorno 7: Conclusione del tour in Turchia

Buongiorno a tutti! Siamo al nostro ultimo giorno di visita in Turchia, e oggi esploreremo due delle mete più famose: Pamukkale e Efeso, prima di trasferirci a Izmir per la notte. Domani ci aspetta il rientro a casa, ma prima viviamo al massimo questa giornata!

Pamukkale

Alle 7:30, partiamo in pullman per visitare le famose cascate pietrificate di Pamukkale e l'antica città di Hierapolis. Già dal bus scorgiamo le mongolfiere in volo, un’alternativa più economica rispetto a quelle della Cappadocia.

Pamukkale, un sito UNESCO, è spettacolare: piscine naturali con terrazze bianche di travertino. Tuttavia, non è più come nelle foto da cartolina a causa degli hotel costruiti nel XX secolo, che hanno danneggiato il sito incanalando l’acqua per piscine artificiali. Per fortuna, l’UNESCO ha demolito gli hotel e avviato un progetto di recupero, salvaguardando l’area.



Proseguiamo la visita verso Hierapolis, dove troviamo:

  • L’Antica Piscina Romana, con acqua termale a 36°C.
  • Il Teatro Romano, tenuto in ottime condizioni, con una vista panoramica che lascia senza fiato. Un luogo perfetto per immaginare spettacoli dell’antichità

Dopo una breve pausa pranzo (piatti sempre un po’ ripetitivi, quindi niente di memorabile), ci dirigiamo verso Efeso, un tempo capitale della provincia Romana d’Asia. Iniziamo la visita con il Museo Efeso Experience, che offre un’immersione storica grazie a proiezioni 3D e audioguide in tutte le lingue.

Tra le meraviglie di Efeso:

  • Il Teatro Romano, una struttura imponente che regala un assaggio della grandiosità dell’antica città.
  • La Biblioteca di Celso, con la sua splendida facciata che incanta chiunque la osservi.

Alla sera prima di arrivare all’hotel, ci fermiamo in un negozio di pelletteria, ma tranquilli, non vi annoiamo con questa parte.

Finalmente arriviamo a Izmir e ci sistemiamo all’Hotel Hilton, un albergo enorme con camere spaziose, letti comodi e un bagno accessibile. La vista dalla finestra ci regala un panorama urbano che sembra quasi di essere in un altro Paese.

Con questa ultima notte si conclude il nostro viaggio in Turchia. È stato un tour intenso, ricco di storia, paesaggi mozzafiato e qualche risata.

Un saluto da turisti squattrinati! E come sempre, non iscrivetevi al canale, non mettete mi piace, non commentate . Ci vediamo al prossimo video!


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